un anno "a mezzo busto" . se la formazione è a distanza ....

Ormai il calendario è al completo. anzi non posso proprio lamentarmi ho dovuto scegliere e lasciar andare richieste e offerte formative. 

Ne sono felice, è una gratificazione e una conferma lusinghiera della mia professionalità. si prospetta però un anno strano, già la lunga coda dell'anno passato aveva dato segnali e ci aveva messo nella condizione di modificare trasformare e architettare nuove forme e nuove strategie di formazione. 

Siamo andati in onda, in diretta, in differita, registrandoci, registrando materiali, organizzandoci con più o meno probabili strumentazioni simil- professionali o meglio domestiche raffinate. 

A mezzo busto, e questa sarà probabilmente la prospettiva, almeno per la prima parte dell'anno; a distanza attraverso un monitor, un desktop che lo vogliate chiamare.

Il fatto che il mio lavoro passi dalla figura intera al  mezzo busto non è da poco, non è solo un restringimento del campo visivo e un rimpicciolimento della gestualità con un pressochè annullamento dell'interazione ( quella in presenza fatta di mimiche, di sguardi, di posture...) è una trasformazione comunicativa e di conseguenza anche formativa. 

ma andiamo per ordine

mi trucco,

mi vesto

mi pettino 

ma dalla cinta in giù sono in pigiama, 

in tuta, 

in pantofole. 

Mi preparo a metà, acquisto camicie, maglie, mascara e lip gloss ma null'altro. 

Mi curo di una parte di me. 

Sono sempre stata una sfegatata di borse, niente: la medesima che utilizzo per uscire di casa per incombenze e poco altro. 

Ho riempito l'agenda tanto, dicendomi che poi non si sa come andrà a finire e lasciando grandi punti interrogativi sul fatto se salirò in auto e mi sposterò o se salirò sulla sedia e accenderò il pc. 

Lasciare una parte indietro non va mai bene, avanti tutti insieme anche lentamente ma tutti assieme è sempre stato un mio motto ma ora non è così e questo incide sulla forma fisica e quindi sulla salute non solo del corpo ma anche della mente. Esco meno, molto meno e ciò incide sulla cura della persona tutta, dello sguardo, dell'ascolto, delle relazioni. Vagabondeggio pochissimo, cosa che prima facevo abbondantemente con molti guadagni sotto tanti punti di vista. 

Insomma rischio di cadere in quell'aspetto che spesso richiamo in formazione come uno degli elementi da contrastare: esco per, esco con un obiettivo, perchè devo fare, mi serve, ho bisogno...

Incastro la gestione della famiglia con il lavoro, mio padre, la sorella ..... e il pc 

che a un certo punto della giornata ( in realtà più volte al giorno) si accende

 3,2,1 in onda e vado.

Splendida, serena, connessa.

The End. 

termino, spengo mi alzo

a metà come le carte da gioco. bella di sopra, cesso di sotto.

a lungo andare penso e temo ( ci scherzo anche su) che questa cosa mi renderà bipolare nel vero senso della parola, 

polo nord da far invidia a qualsiasi make up stylist 

polo sud arido e sauvage. a me il sauvage piace, non quando diventa incuria. 

Ecco dunque l'operazione più importante e severa, non cadere nell'incuria del corpo, della mente, del linguaggio, dei luoghi. 

e questo è uno dei messaggi che più mi trovo a condividere in sede di formazione, continuare ad avere cura di noi e dei luoghi nei quali viviamo, continuare a scegliere le parole perchè possano essere parole nuove, speciali, carezze con le quali accogliamo bambini e famiglie. 

Continuare, quando possibile, a scegliere incontri in presenza e coltivare quello spazio dialogico frivolo ma così necessario, che ci tiene insieme e che ci permette divagazioni dal tema che creano così tanto complicità tra di noi.

continuare a tenerci uniti  e passare dal mezzo busto alla figura intera, perchè ciò che non usi cade nel desueto e ben presto arriva il tempo in cui ti convincerai di non averne più bisogno. 

e ti chiuderai sempre più nel tuo spazio.... sarai  indoor generation. 

potremmo tutti scoprire di soffrire di disturbo da deficit di natura, o quanto meno di disturbo da deficit di spazi vitali. 

io, nel mio piccolo, da alcune settimane mi sono imposta, nel corso della formazione on line, di cambiare l'inquadratura e di alzarmi a sorpresa. per tenere insieme i due poli, la parte alta e la parte bassa.   

Piccoli esercizi per rimanere vivi e saldi.  

                                                                                                         
                                                                                    


                                                                                                                                   


Commenti

  1. Forti e Saldi! Già Laura! Sai in questi giorni a scuola è successo un strano "inciampo".. con i chicchi di mais, esplorato dai nostri bambini.. un chicco è rimasto nell'argilla per un pò di giorni.. e lì ha iniziato a germogliare.. forse in questo tempo siamo chiamati a vivere come quel chicco... una forma di resilienza.. chiamati a germogliare cmq qui in questo tempo difficile..
    Un caro saluto!

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